martedì 12 ottobre 2010
Perchè far digiuno di te e di liquori americani?
e mi guardi solo quando sono lontano così che le lacrime io le possa ancora lasciare nei posacenere pieni e rotti da un ubriaco. si taglierà le vene. e le groupies? falle fumare, falle fumare che poi te le porti in un cesso e quello che è fatto io lo chiamavo amplesso. fammi fumare, fammi fumare che io ho smesso di farmi fottere da te. no non è la voce che trema è che lo dirigi tu il gioco. e a quel punto hai cominciato a giocarlo da solo.
venerdì 3 settembre 2010
Dimmelo tu, cuore di ghiaccio
giovedì 12 agosto 2010
Se mi ami è uguale tanto ti tratto male
giovedì 5 agosto 2010
clacson e paillettes
martedì 8 giugno 2010
con me tu devi essere tutto
lunedì 10 maggio 2010
lasciami morta sul tappeto
giovedì 29 aprile 2010
giovedì 15 aprile 2010
benvenuti nella terra di ciò che è
lunedì 15 marzo 2010
venerdì 12 marzo 2010
è il modo in cui parlate che mostra gli innumerevoli amanti segreti nelle strade. e visi truccatissimi che poi ti ricordano me, ma che cazzo urlate? non la potete volere la me, vecchia me se un giorno ti ferma un passante 'mi hanno detto che sei diventata pazza' se poi hai cercato l'amore di burro non hai fatto che ingrassare.
sabato 27 febbraio 2010
buongiorno tazzine
martedì 9 febbraio 2010
Gregor si è tagliato i capelli
ti dona. io non voglio diventare buona, non voglio diventare gentile. solo quando potrò scopare senza cercare il suo amore, smetterò di correre. come se tu ti bagnassi ancora le scarpe per seguirmi, quando picchia in testa il tuono di una ferrovia bagnata a pezzi cuore. ho visto fingere chi odia, e poi ho visto piangere. tra muri di cartone di freccette inculcate è giunta l’ora delle fate. polvere di stelle nel maestrale schiaffeggia e ovunque andrai andrà. cosa scriverai, di chi a chi, quale nome dirai? impiccarsi lo stomaco se le farfalle sono mute e le uccidi nelle insalate di bionde magre e belle con champagne e succo d’arancia. ma le farfalle sono senza ali e le uccidi in tutte le notti a sprecare quei pezzi di cuore dove a bagnarsi era il cuscino e stava inseguendo un sospiro a due lasciato soffocare.hai lasciato il letto disfatto hai lasciato la sua mano in un unghia non mangiata hai lasciato che ti dicesse quanto sei brava coi giochi di parole e a buttare cappelli e illusioni. per poi perdere scarpe di cristallo ed avere il suo stesso numero di piede e i topini non hanno dovuto rubare la chiave, non sono caduti nel thè ma nella soffitta ci resto ci sono.